Le strutture temporanee e mobili e la marcatura CE secondo EN 1090 – (parte 2)

di Marina Mainini

Ci siamo lasciati sul tema dell’iter che deve effettuare un fabbro per poter apporre correttamente la marcatura CE sui componenti strutturali. Sai, il mio fabbro quando ha visto il progetto del dehor, se da un lato è rimasto molto soddisfatto dall’altro è rimasto perplesso. Da un lato ha trovato un progetto completo dei dettagli per la fabbricazione: caratteristiche dei materiali, tolleranze di produzione, indicazioni sulla tipologia dei giunti saldati con una quotatura appropriata. Dall’altro lato quando ha letto il requisito della marcatura CE secondo EN 1090-1 è saltato sulla sedia perché non sapeva come fare e ha capito di non poter soddisfare questo requisito…ha anche detto di aver avuto una richiesta simile per la fabbricazione di una scala e di un soppalco! Così mi sono ricordato della nostra conversazione e ho pensato di chiederti qualche indicazione in più così riferisco!

Certamente! Ricordi che abbiamo parlato del regolamento UE 305/2011 e della marcatura CE secondo le norme europee armonizzate? Questo è il punto fondamentale! La certificazione UNI EN 1090 è riconosciuta all’interno della UE e obbliga tutti i fabbricanti di componenti strutturali e di KIT in acciaio o alluminio, a immetterli sul mercato marcati CE, così come definito nel Regolamento UE 305/2011 (CPR) e dal D.Lgs. 106/17. Per avere questa conformità è necessario, ad esempio, avere un piano di fabbricazione e controllo con procedure e istruzioni e aver fatto delle prove inziali di tipo. Una volta consolidato ciò, sarà necessaria la visita di un Organismo Notificato che, con un audit pianificato, verificherà la conformità del sistema produttivo e rilascerà il certificato, questo in sintesi per darti un’idea!

In sintesi!!! Vedi se dico queste cose al fabbro prende paura e dice che “non ne vuole sapere e che farà dell’altro, che lui vuole saldare, lavorare i metalli come l’acciaio e non fare della carta”! E io come faccio dopo? Voglio assolutamente che sia lui a fare il lavoro perché ha tantissima esperienza, è bravissimo a saldare: l’ho visto saldare dei giunti a completa penetrazione su importanti spessori di materiale base, senza apportare nessuna deformazione al giunto finito! Poi risolve sempre i problemi costruttivi con le sue brillanti idee! No, non possiamo spaventarlo! Puoi dirmi qualcosa di più semplice tanto per accattivarlo? Per farlo entrare pian piano con la testa nell’idea della certificazione?

Il tuo fabbro deve pensare a che cosa fa quando produce un componente in acciaio strutturale. Se ci fosse la bacchetta magica sarebbe sufficiente far uscire dalla sua testa e in forma scritta, tutte le cose a cui pensa quando guarda un disegno perché, nello stesso momento, idealizza e organizza già tutto quello che deve fare. Di certo si chiede se ha già realizzato cose simili, se deve fare delle prove prima di iniziare a costruire per essere sicuro del buon esito del lavoro, se ha bisogno di maschere per la saldatura, se ci sono giunti che ha già realizzato, se le sue attrezzature sono idonee, se i suoi fornitori sono in grado di dargli il materiale richiesto e con le giuste certificazioni …. In sintesi, grazie alla sua consolidata esperienza, ha già elaborato nella sua testa il piano di fabbricazione e controllo ma, il problema, è che in questo modo manca l’evidenza di conformità!

Vale a dire che, manca la pianificazione, la tracciabilità della sua attività e della documentazione necessaria a dimostrare che ha applicato correttamente la UNI EN 1090.

Hai ragione e mi sembra di ricordare che ha già fatto qualcosa in merito alle saldature, perché è un punto che gli sta molto a cuore poiché si tratta di un processo speciale. Ha già fatto una mappa dei giunti che esegue più di frequente e ha predisposto un piano di WPQR secondo EN ISI 15614-1.

In questo modo si sentirà più tranquillo per aver già qualificato il processo produttivo con i controlli distruttivi necessari e, in fase di fabbricazione, potrà eseguire solo i controlli non distruttivi utilizzando le giuste WPS! 

Credi che sia a buon punto?

Si! Considerato che la valutazione di conformità su cui si basa la EN 1090-1 prevede a carico del fabbricante tutta una serie di attività tra cui, le prove inziali di tipo e la gestione del processo speciale di saldatura.

Ci sarà in ogni caso da verificare come ha organizzato e documentato il suo controllo di produzione di fabbrica, il cosiddetto FPC.

Puoi anche dirgli che, oggi, ci sono strumenti idonei a gestire tutto il processo produttivo senza preoccuparsi di gestire su carta le sue registrazioni anche perché, obbligatoriamente, devono essere conservate per almeno 10 anni per garantire la tracciabilità nel tempo di quello che è stato fabbricato.

Se ha già fatto tutto questo, molto probabilmente, sarà in grado di richiedere la visita di un Organismo Notificato che, dopo averlo per così dire “promosso” rilascerà il Certificato (VVCP 2+) per consentirgli la corretta marcatura CE dei Dehor, delle Scale e dei Soppalchi.

Evidenza anche che, ottenere la Certificazione da un Organismo Notificato è davvero un risultato importante di soddisfazione e tranquillità per l’azienda.

Inoltre, dopo averlo ottenuto, potrà redigere la Dop e apporre la marcatura CE.

Grazie per queste informazioni, vado a riferire!


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