Un aspetto generalmente sottovalutato, o meglio non sufficientemente trattato, riguarda la manutenzione dei prodotti.
La manutenzione è un aspetto molto importante per la vita e per il funzionamento sicuro nel tempo, non solo delle Porte Tagliafuoco o su via d’esodo e, dall’esito di una manutenzione, può anche dipendere il futuro di una vita umana.
Credo che sia inutile infierire sull’argomento, citando i problemi che abbiamo avuto in Italia negli ultimi tempi le cui cause principali sono sicuramente imputabili alla non corretta manutenzione.
Sono state scritte centinaia di Norme per le prove da eseguire in Laboratorio sui Prodotti, e quasi nulla (in proporzione) sulle modalità di Manutenzione in campo dei Prodotti stessi.
La ragione sembra scontata perché, in moltissimi casi, non è materialmente possibile, se non molto complicato e costoso, riprodurre in campo le stesse condizioni di laboratorio.
Per queste ragioni, le attività di manutenzione si collocano in un ambito di valutazione “soggettiva”, sensibilmente basata sull’esperienza di chi la sta eseguendo, a differenza delle attività di laboratorio i cui risultati sono guidati in modo molto più “oggettivo”, perché si basano su parametri, limiti, vincoli e procedimenti imposti dalle varie Norme.
Il manutentore si deve quindi riferire a quanto indicato nelle istruzioni di manutenzione indicate dal costruttore che, come spesso si rileva, non sono sempre scritte con la necessaria accuratezza.
In aiuto a questo problema, nel 2013 è arrivata la Norma UNI 11473-1, che costituisce un ottimo “strumento” operativo per i soggetti che svolgono attività di manutenzione, e si devono assumere la responsabilità di esprimere giudizi di conformità di un prodotto messo a disposizione di un’utenza generalmente pubblica.
Grazie a questa Norma si riduce il margine di “soggettività” del Manutentore che dispone di una serie di dati oggettivi e misurabili per poter esprimere un giudizio di Conformità o Non Conformità di ciò che sta controllando, a favore di una ragionevole maggior sicurezza finale del prodotto.
Tuttavia, alcuni aspetti di questa Norma, sono decisamente migliorabili per le oggettive difficoltà di effettuare alcune delle misure richieste in campo.
Le oltre 15.000 misure eseguite da RGA PROJECT negli ultimi sette anni, ci hanno permesso di raccogliere e valutare una grande quantità di dati e di informazioni, che ci permettono oggi di suggerire come migliorare alcuni punti della norma UNI 11473-1, per renderla ancora più efficace.
Grazie ai dati raccolti e valutati, abbiamo avuto la possibilità di:
- mettere a punto una metodologia, oggi informatizzata, per lo svolgimento delle attività di manutenzione al fine di renderle sequenziali e ripetibili, nell’ottica di ridurre i tempi senza perdere nulla nell’efficacia e nella correttezza della manutenzione così come previsto dalla Norma UNI 11473-1;
- identificare una soluzione unica per soddisfare i punti della Norma da noi ritenuti migliorabili.
In particolare, abbiamo rivolto la nostra attenzione a questi tre momenti di verifica delle Porte Tagliafuoco:
- Verifica verticalità degli assi cerniere (punto 7.7.7.3)
- Verifica coppie di attrito delle cerniere (punto 7.7.7.3)
- Verifica dispositivi di auto chiusura
(Tempi chiusura – Prospetto 5 della Norma) (punto 7.7.8)
Video sulla Manutenzione delle Porte Tagliafuoco: problematiche e suggerimenti pratici
Nel video che segue, pubblicato su Guidafinestra.it, sono illustrate nel dettaglio le problematiche e i suggerimenti pratici per poterle risolvere.